Sono Laura Avancini, la figlioccia di zio Bob. Mi ha tenuto a battesimo nel 1955 o 56 - nacqui in un inverno molto rigido e non so la data del mio battesimo. Lui, la Moffo, Lanfranchi e Bill erano amici di mio padre dal primo festival di Spoleto e venivano a casa nostra a via Tripoli a Roma, dove c'era il pianoforte e buon cibo. In seguito alla separazione e al divorzio dei miei genitori, dopo gli anni '70 ci siamo persi di vista e mi dispiace soprattutto perché sarebbe stato contento di sapere che le mie figlie sono musiciste. È strano che ho cercato di rintracciarlo per tanti anni e solo grazie a un necrologio in rete ho potuto avere sue notizie. Ricordo i koala che mi ha regalato dalle sue tournée in Australia e di quando insegnava nella università americana di Monte Mario a Roma e ci veniva a trovare a via Mario Fani dove nel frattempo ci eravamo trasferiti. Ricordo anche quando con il suo inconfondibile accento americano che non aveva mai perso, veniva a mangiare da noi narrandoci dei suoi concerti: "poi, sono stato al San Carlo..." Mi dispiace di non avere avuto la possibilità di rivederlo e ormai sono anch'io anziana. Un abbraccio a tutti coloro che hanno sofferto per la sua perdita.